Nadia Terranova, Addio fantasmi, ed. Einaudi 2018
Addio fantasmi, è il romanzo dell’assenza e delle fughe, delle colpe e del perdono.
L’assenza del padre, l’assenza di figli, di amici, di un rapporto con la madre, di un marito col quale ha stretto una sorta di ‘patto d’equilibrio’ statico, in una città che non è la sua e in cui la protagonista si è ricostruita il proprio mondo.
Un giorno però Ida è richiamata dalla mamma in Sicilia per sistemare il tetto della casa.
Una casa decadente, mai ristrutturata, custode delle loro vite, metafora stessa della vita.
Il viaggio e la permanenza le consentiranno di riprendere ciò che era stato prima allontanato fisicamente poi, interrotto.
I fantasmi sono quelli del passato, ma anche quelli del presente che la obbligano a prendere atto che il passato stesso non passa, ma permea il presente di ciascuno di noi.
Allora le colpe di ognuno riemergono: quelle della madre che teme di non aver fatto abbastanza per trattenere la figlia, quella della figlia di non aver fatto abbastanza per evitare la scomparsa del padre, quella di Nikos per non aver evitato il peggio, quella che Sara riversa su Ida per essere stata presente te in un momento difficile della sua vita.
Come si supera la colpa? Non si supera, si accetta e si cerca di andare oltre , si cerca di dire addio ai propri fantasmi magari anche con un gesto simbolico che ,nel viaggio di ritorno, significherà ‘lasciar andare ‘ o liberarsi di ciò che per anni era stato custodito nella casa. Per continuare a vivere Ida dovrà ripercorrere i momenti della sua vita, scardinare le difese costruite per potersi riappropriare del proprio presente, imparando a dire addio…
Copertina: 5 Storia 5 Stile 5
L’assenza del padre, l’assenza di figli, di amici, di un rapporto con la madre, di un marito col quale ha stretto una sorta di ‘patto d’equilibrio’ statico, in una città che non è la sua e in cui la protagonista si è ricostruita il proprio mondo.
Un giorno però Ida è richiamata dalla mamma in Sicilia per sistemare il tetto della casa.
Una casa decadente, mai ristrutturata, custode delle loro vite, metafora stessa della vita.
Il viaggio e la permanenza le consentiranno di riprendere ciò che era stato prima allontanato fisicamente poi, interrotto.
I fantasmi sono quelli del passato, ma anche quelli del presente che la obbligano a prendere atto che il passato stesso non passa, ma permea il presente di ciascuno di noi.
Allora le colpe di ognuno riemergono: quelle della madre che teme di non aver fatto abbastanza per trattenere la figlia, quella della figlia di non aver fatto abbastanza per evitare la scomparsa del padre, quella di Nikos per non aver evitato il peggio, quella che Sara riversa su Ida per essere stata presente te in un momento difficile della sua vita.
Come si supera la colpa? Non si supera, si accetta e si cerca di andare oltre , si cerca di dire addio ai propri fantasmi magari anche con un gesto simbolico che ,nel viaggio di ritorno, significherà ‘lasciar andare ‘ o liberarsi di ciò che per anni era stato custodito nella casa. Per continuare a vivere Ida dovrà ripercorrere i momenti della sua vita, scardinare le difese costruite per potersi riappropriare del proprio presente, imparando a dire addio…
Copertina: 5 Storia 5 Stile 5
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